Kitch o chic? Tutta questione di classe.
Vi siete mai sentite un “pesce fuor d’acqua”? A chi non è capitato almeno una volta nella vita di sbagliare “mise”? Un pò come andare vestite in maschera…ma non è carnevale!
Se è vero che la moda detta lo stile e lo stile è anche e soprattutto personale; è anche altrettanto vero e sacrosanto che esistono delle regole di “bon ton” da rispettare.
Ogni volta in cui un artista crea un abito o un gioiello sa già esattamente l’ambiente, l’occasione e l’atmosfera per la quale sarà indossato. Ci sono poi dei “Must” che la fanno da padrone…pensiamo alle perle, da quelle false e fantastiche di Chanel a quelle preziose: sobrie per la quotidianità lavorativa, eleganti per un evento importante, importanti per evento glam.
Che sia un unico filo sottile, o più fili di diversa lunghezza, che siano bianca o colorata, lei è la regina, sempre, adatta alle più tradizionali, ma anche a chi ama un look ricercato e sofisticato.
Ma per un attimo facciamo un salto all’indietro….gli anni venti…gli anni del Proibizionismo e gli anelli Cocktail!
Fantastici, colorati, preziosi e non, eleganti, vistosi…e PROIBITI! Attualmente sono molto in voga, soprattutto per i “cocktail party”.
Così esuberanti, sono adatti per un aperitivo in spiaggia frizzante e al gusto di fragola, risate tra amiche, il vento scompiglia i capelli e il sole vi saluta rosseggiante. In questo caso si ha molta libertà, purchè non si esageri troppo, soprattutto con anelli e bracciali.
Ma continueremo a parlare dei “cocktail”nel prossimo articolo.
Ci sono occasioni in cui è assolutamente vietato “sbagliare”, care amiche. Indossereste mai un “Pasquale Bruni” per andare al supermercato? Forse sì….insomma gioielli così importanti, preziosi, da First Lady…per sentirsi regina in ogni momento della giornata.
Beh io non detto regole, nè moda. e vi dirò di più: le regole sono fatte per essere infrante. Gloria alle eccezioni e alla creatività, alle donne, al loro estro e al loro modo di essere anticonformiste. Ogni epoca ha avuto i suoi cambiamenti, basti pensare ai pantaloni…la prima donna che li ha indossati: scalpore, scandalo, inappropriato. La storia ci insegna che l’ essere umano ha forse una unica grande pecca: paura di cambiare, paura di osare.
Quindi con l’eleganza e la classe che solo una donna sa avere, abbiate coraggio di osare!