IL DESIGN GRIDA ALLA VIOLENZA: “UN GIOIELLO PER LA VITA”
8 MARZO. Non si tratta della Disco del momento, né dello spogliarello tanto ambito. Non è la pizza con tanto di omaggio mimosa. Siamo nella caratteristica cornice storica di Piacenza. L’Emilia Romagna ci da il benvenuto con un evento speciale. Le cantine di Palazzo Ghizzoni Nasalli, ci accolgono con riservato calore, per inaugurare la Mostra collettiva itinerante della 1° Edizione del Jewelry Contest indetto dal Comitato Culturale Di Volontariato Sinergie: Progetto Gioiello Comunicazione “Un gioiello per la Vita”.
Antiche scale mi conducono nel seminterrato. Il primo sguardo è il suo: Sandra Ercolani Ideatrice del Progetto. Donna e Jewelry Designer nella vita. In veste di Artista selezionata e di donna, provo una grande emozione e infinita ammirazione per chi, come me ha dato con la propria Arte, un grido di RIBELLIONE alla VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA, che la maggioranza delle donne subisce in sordina. Un tema, quello scelto da Sandra, estremamente delicato, e di un certo valore se non peso sociale. Qualcosa di cui parlare nel telegiornale, qualcosa di cui restare sbigottiti ad ogni nuova denuncia o morte….ma non abbastanza forte da prendere seri provvedimenti.
Credit photo: Carmela Barbato – Sogand Nobahar bracciale “La Rinascita del loto” Premio giovani e 1°Premio – Luzzu Daniela collana “Evasioni” premio copertina
20 gli Artisti selezionati da tutta Italia e con loro opere di originale e rara fattura. Il Design del Gioiello come motore di cambiamento e comunicazione di un messaggio. Quello contemporaneo è un gioiello che potrei definire d’Arte. I tempi in cui la sua considerazione era legata alla sua semplice e mera indossabilità sono ormai conclusi. La preziosità di un oggetto è tanto più alta quanto più alto è il valore della ricerca e l’impronta che esso vuole lasciare nel mondo.
Lo ribadisce con forza la stessa Sandra Ercolani:
“Ritengo che il Gioiello contemporaneo sia una forma d’arte e come tale , un mezzo per comunicare un messaggio, che nel caso specifico di Un Gioiello per la Vita, vuole essere di ribellione, per dire “BASTA, ce la possiamo fare!” Determinazione, fiducia e coraggio: perché essere violenti non significa essere forti.
Il Design ha un grande potere che è quello di lasciare sempre una traccia indelebile dell’epoca che rappresenta. Sarebbe bello se per questa epoca , potesse lasciare una traccia di liberazione da una piaga che riguarda l’intera umanità : la violenza sulle donne.”
credit photo: Carmela Barbato – Elena Fantini ciondolo “Libertà del cuore” premio Intervista Preziosa Magazine – Lucia Pifano collana “Cuore di vetro” – Roberta Lazzarato anello “Trilogy dell’abuso”
C’è da dire inoltre e questo credo faccia onore, che scegliere una tematica così forte ed intima se si vuole, per una prima Edizione è stato anche rischioso, un’arma a doppio taglio, vista la portata sociale dell’argomento.
“Ho voluto dedicare questa prima edizione di Progetto Gioiello Comunicazione ad un argomento molto impegnativo e di forte impatto, pensando ad un gioiello per ogni vita spezzata ma anche e soprattutto ad ogni vita che ancora si può salvare non fingendo che il problema non esiste. Ogni giorno la cronaca con annunci di omicidio, stupro o scomparsa di una donna ci ricorda che il problema esiste. Senza pensare poi a quelle violenze molto più silenziose e non riconosciute, quali quelle psicologiche e culturali. Mi piace pensare che si possa dare un aiuto a qualsiasi livello e che anche l’arte possa fare la sua parte.”
Credit photo: Carmela Barbato – Elena de Paoli collana “Gabbie dorate” – Carmela Barbato (Khàrm design) collana “Il Filo rosso” Menzione “Giovane Artisti”
Ebbene sì, oggi, più di ieri, l’ARTE e la DONNA , hanno il dovere di denunciare e rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza.
Mentre continuo la mia intervista ad una personalità come la Ercolani, che si è messa in gioco, e ci ha messo la faccia, oltre ad un immenso investimento emotivo, penso che infondo tutto nasce per un motivo e che accanto ad una buona e coltivata dose di creatività, serva il coraggio di seguire la propria idea.
Quando chiedo a Sandra di parlarmi del suo modo di fondere le due parti di sé, artista e donna, lei mi risponde nell’unico modo in cui io mi potessi aspettare: “ Credo che in realtà siano un’unica parte da sempre. Non riuscirei ad immaginare come potrebbe essere stata e come potrebbe essere la mia vita senza la parte creativa di me. Penso che sarei stata una persona triste. Anche nei momenti più difficili della vita, questa mia parte irrazionale mi ha sempre salvata, facendomi notare il lato bello delle cose; permettendomi di vedere le varie sfaccettature di tutto ciò che mi capita e cercare di tenere per me solo le parti che ritengo più belle. Nascere senza creatività penso sia davvero una brutta sfortuna.
Da piccola sognavo di fare la ritrattista a Venezia ma per una serie di varie vicissitudini mi sono ritrovata architetto.. Purtroppo però la professione dell’architetto è sempre più “schiacciata” dalla burocrazia e dalla normativa per cui la parte artistica è spesso lasciata in dispare e questa situazione mi stava sempre più stretta, fino al punto in cui nel 2011 ho abbandonato definitivamente l’architettura per dedicarmi solo a ciò che mi fa stare veramente bene con me stessa : il Design del Gioiello Contemporaneo.”
credit photo: Carmela Barbato – Frilli Colombo collana “Superficie forata” – Margherita Berselli anello “Curandoti il pensiero” Menzione “Giovani Artisti”- Laura Ronchi anello “Deep” – Paolo Maianti bracciale “Bracciale” – Ernestina Parente bracciale “La luce e i colori delle donne vincono sempre”
Ed è di Gioiello Contemporaneo che hanno parlato gli artisti selezionati con le loro opere. Materiali assolutamente non preziosi, come da regolamento del Concorso, quali: plastica, raso, pelle, plexiglas, bronzo, vetro, ceramica, rame, fili di cotone, stoffa, plastica riciclata, pasta di pane, nylon.
credit photo: Carmela Barbato – Simona Intravaia collana “Lega’ mi” – Donidelmare di Emily De Vito e Roberto Coppola collana “Dormiente” – Serena Pucci anello “Rose 2021”
La mostra, peraltro patrocinata dalla Provincia di Piacenza, dal Comune di Travo, Comune di Castell’Arquato, Comune di Bobbio, Comune di Pianello V.T., ENTE MEPI di Firenze, con i Mediapartner Preziosa Magazine e GolcondArte, da Marzo a Settembre, sarà itinerante in 5 Edifici storici Piacentini:
8/18 Marzo Piacenza Palazzo Ghizzoni vicolo Serafini
22/25 Aprile Travo Palazzo Anguissola
17/25 Giugno Castell’Arquato Palazzo del Podestà
7/17 Luglio Bobbio Museo della Città
24 Settembre Pianello V.T. sala Novara Palazzo del Comune.
credit photo: Carmela Barbato – Angela Tonali collana “E…poi la Primavera” – Lina di Matteo collana “La lacrima nel cuore”
Voglio concludere ribadendo l’emozione e l’orgoglio nel presenziare ad una mostra di tale rilevanza e con le parole di Sandra che sento molto mie dal punto di vista artistico:
“ Il “mio” Gioiello Contemporaneo rappresenta il sentire, lo stato d’animo e la voglia di scoprire. Per questo motivo uso materiali molto diversi tra loro, in continua sperimentazione. Anche le linee del mio marchio “metamorphosidesign” sono piuttosto eterogenee pur avendo il comune denominatore del materiale non prezioso, in quanto ritengo che la preziosità sia da dedicare più al progetto che alla materia stessa.
La cultura del gioiello è cambiata, non è più il prezioso e pesante oro massiccio che ci fa sentire unici, ma la ricerca del design, del progetto, del concept. Il Gioiello Contemporaneo è un modo per comunicare, è un modo di essere, sia per chi lo crea, sia per chi lo indossa.”
credit photo: Carmela Barbato – Enrica Prazzoli collana “1.7HzAA” – Agnese Del Gamba collana “Mi manchi”
Carmela Barbato