Dalla Sovranità alla Passerella metropolitana
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“L’ozio è il principio di tutti i vizi, il coronamento di tutte le virtù.” Franz Kafka
Quella del 2016 è una giovane Queen irriverente.
Potere, politica, prestigio sociale. Dal piedistallo reale, la Corona scende sulle passerelle per dare voce ad un nuovo desiderio e dettare un nuovo lifestyle: sentirsi regina anche nel proprio mondo e senza principe azzurro.
Che si tratti di Diadema, Corona o Tiara…l’importante è INCORONARSI il capo, in qualche modo. Una festa glamour, una serata importante, un’uscita con le amiche di sempre, il giorno del sì…è sempre il momento giusto per alzare un pò i piedi da terra e rendere la quotidianità speciale.
In realtà sono le più giovani a raccogliere la sfida: libere, sicure e piene di vita.
Certo è che dalla Queen Elisabeth alle moderne e frizzanti principesse urbane…la corona ne ha fatta di strada!
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Ornamento del capo, utilizzato quale simbolo di potere e sovranità dai monarchi e dagli imperatori è oggi l’accessorio più cool!
Nel caso di un Diadema, originariamente si trattava di una fascia di tessuto che cingeva la fronte, destinato alle donne e ai sacerdoti. Dalla versione più semplice, la si poteva impreziosire con inserti in oro o pietre preziose, diventando in tal modo un vero e proprio gioiello per il capo.
Simbolo insostituibile del sangue blu è diventato l’ alterego della Corona.
Indossata sulla chioma di tante regine e principesse, nasconde in sè misteri e intrighi di corte…che a differenza di qualche secolo fa finiscono direttamente sulle migliori riviste gossip.
La Corona non è sempre stata così come ci appare oggi sul capo di Kate Middleton.
Anticamente infatti era un umile e grazioso ramoscello sottile e curvato su se stesso. Il primo ornamento per il capo.Ancora molto amato dalle donne…con l’aggiunta di qualche piccolo fiore bianco è ideale per le spose e per chi ama uno stile…come dire un pò “figli dei fiori”.
Nella sua semplice naturalezza era già un valido attributo di Maestà divina nel culto antropomorfo, passando poi ai sacerdoti e ai sovrani. In questo contesto si sostituì il grazioso ramoscello con una lamina d’oro o d’argento, arricchita con gemme preziose.
Ma a noi non importa che sia metallo o meno, l’importante è ornare il capo con qualcosa che ci faccia sentire un pò speciali e nuove in una quotidianità spesso frettolosa che un pò ci spettina i capelli.
Carmela Barbato
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