I GIOIELLI DEL TESORO DI SAN GENNARO
Se siete devoti a San Gennaro e alla tradizione dello scioglimento del sangue, oppure turisti in visita od anche semplicemente italiani, abitanti della Campania, questa tappa nel vostro tour non può mancare.
La Real Cappella del Tesoro di San Gennaro con Museo Annesso è un appuntamento con una preziosa parte della cultura Partenopea.
Al semplice e modesto costo di 6 euro, è possibile visitare la storia, la devozione del Santo patrono a cui tanto i napoletani si sono rivolti, facendo addirittura un voto, tra il 1526 e il 1527, quando la città era devastata dalla guerra tra Spagna e Francia e la pestilenza. La protezione del Santo in cambio della promessa di erigergli , una nuova e più ampia Cappella del Tesoro all’interno del Duomo.
Presto detto, il 5 Febbraio 1601 fu nominata una Deputazione di 12 membri, cui fu affidata la Fondazione della Cappella.
La Deputazione, ad oggi è una delle istituzioni più antiche, ancora vive a Napoli, da 4 secoli ha l’onore e l’onere di garantire l’intangibilità delle ampolle del sangue e delle sacre reliquie, l’amministrazione, la tutela del culto e del Tesoro di San Gennaro.
In realtà l’ idea concreta della realizzazione del Museo, rispetto alla Real Cappella, arriva esattamente il 13 Gennaio del 1527, quando gli eletti della città fecero voto di realizzare un luogo adeguato per riporre il reliquiario del Santo Patrono, arricchendo poi negli anni il luogo di culto con opere degne.
Divenuto oggi un Polo Museale che ospita di volta in volta, con mostre tematiche, l’intero tesoro. Un percorso museale che consente un turn over delle opere, con sezioni dedicate ad argenti, ori, addobbi sacri, archivi.
Di seguito alcune informazioni tecniche e materiali, di interesse comune e non solo.
Una ricca delucidazione per intenditori, esperti e appassionati, orefici e Designer, con l’obbligo assoluto di recarsi in ogni caso personalmente in loco ed avere un miglior risconto.
Immediatamente dopo le scale si trova l’imponenza del BUSTO RELIQUIARIO, datato 1305, commissionato e Donato dal Re Carlo II D’Angiò in occasione del Millenario del martirio di San Gennaro, rappresenta un’ inestimabile ed unica testimonianza superstite dell’Oreficeria angioina.
Di squisita manifattura francese, è realizzato completamente in Argento, con mantello finemente cesellato e ornato di pietre preziose e rondelle smaltate.
In esposizione, continuando, per i più devoti, una ricca e superba collezione di ben 51 statue d’Argento raffiguranti i Santi compatroni della città. Si tratta di una produzione significativa a testimonianza dell’evoluzione tanto dell’arte quanto della tecnica argentiera dal Seicento al Novecento.
Si giunge, non senza stupore, alla sezione dei Gioielli, molto ricca in termini di preziosità, di tradizione orafa, di cultura e di devozione. Un percorso che lascia senza fiato e senza parole. Contemplazione è l’unico termine che può accompagnare tale excursus.
La COLLANA, commissionata nel 1679 dalla Deputazione e conclusa nel 1879,che si compone di varie gioie del Tesoro ed altre acquistate per l’occasione. Pensata per il busto reliquiario del Santo Patrono, è realizzata in oro, argento e pietre preziose (rubini, smeraldi, brillanti, zaffiri) .
La MITRA datata 1713, realizzata in Argento dorato, Rubini, Smeraldi, Diamanti. Così come per la collana, anche la preziosa Mitra caratterizzata dalle “infule” fu commissionata dalla Deputazione per il Busto reliquiario in sostituzione di quella precedente. Anche in questo caso, la Deputazione destinò alcune gioie del Tesoro, aggiungendo a queste altre acquistate con le offerte del clero del popolo e degli artigiani.
CROCE EPISCOPALE datata 23 Novembre 1878, realizzata in Oro, Smeraldi e Brillanti. Donata da Re Umberto I e Margherita di Savoia.
PISSIDED’ORO GEMMATA datata 1831, di sublime manifattura napoletana , in Oro, Rubini, Zaffiri, Smeraldi e Brillanti. Donata da Re Ferdinando II.
CALICE datato 1761, realizzato in Oro, Rubini, Smeraldi, Brillanti, fu commissionato da Ferdinando di Borbone, donato dal giovanissimo sovrano alla Cappella del Tesoro.
OSTENSORIO datato inizio secolo XIX, realizzato in Argento dorato, Rubini e pietre preziose. Di manifattura napoletana, è stato donato da Re Gioacchino Murat nel 1808.
OSTENSORIO datato 1837, realizzato in Argento dorato, Oro, Perline, Smalti, pietre preziose. Dono di Maria Teresa d’Austria.
È possibile, alla fine della visita, acquistare il Catalogo del Tesoro di San Gennaro, dove è possibile davvero avere ogni genere di notizia approfondita, oltre il reparto fotografico, di cui leccarsi i baffi.
*Fonti e Foto da
Catalogo del Tesoro di San Gennaro
Carmela Barbato