La SOSTENIBILE INTELLIGENZA della PLASTICA e il PLART
“La gerarchia delle sostanze è abolita, una sola le sostituisce tutte: il mondo intero può essere plastificato, e perfino la vita, poiché sembra si comincino a fabbricare aorte di plastica.”
Roland Barthes 1957
Certo, letta così, potrebbe essere intesa nell’accezione negativa.
Una vita di plastica? No grazie!
Se invece, si considera, anche in minima parte, che ad oggi, i POLIMERI, nel loro essere ECOSOSTENIBILI, RICICLABILI ed altamente INTELLIGENTI, hanno modificato, facendo evolvere la nostra vita in relazione al nostro ecosistema ed a quello ambientale, allora potremo affermare, “Plastica tutta la vita!”
È proprio in questo modo che inizio il mio percorso all’interno di uno dei tanti Tesori nascosti di Napoli, Fondazione PLART: un video multimediale che subito mi catapulta nella storia dei polimeri, che attraversando varie epoche segnate da evoluzioni, studi e ricerche, arrivano al nostro quotidiano, in cui per funzionalità, estetica, versatilità, igiene, durevolezza, sono divenuti i padroni indiscussi.
Tra essi il Plexiglass, polimero 100% riciclabile ed ecosostenibile, che io amo e prediligo nel mio lavoro di Designer.
La Fondazione PLART, forse troppo poco conosciuta a mio modesto giudizio, è riconosciuta invece dalla Regione Campania in veste di Museo di interesse pubblico, considerando l’alto valore culturale delle collezioni che espone: 1500 opere circa tra oggetti di design anonimi e di grandi artisti e opere di designer emergenti.
Si tratta di un “museo relazionale” e quindi racchiude in sé oltre che una intensa attività di ricerca scientifica, anche espositiva e didattica.
In modo particolare, la Fondazione valorizza l’intelligenza, la sostenibilità di tale materia ospitando eventi e mostre di importanti artisti internazionali.
Attualmente, oltre alla collezione interna del museo, che comprende oggetti dalle più piccole alle più grandi dimensioni, è possibile ammirare la personale di Mario Coppola, Architetto e Designer partenopeo, classe 1984. Cosmogonie, inaugurata il 14 ottobre 2017, raggruppa progetti che fondono uomo, natura e macchina. Sculture e rilievi in PLA (ACIDO POLILATTICO – BIOPLASTICA RICAVATA DALL’AMIDO VEGETALE, BIODEGRADABILE ED ECOLOGICA) spuntano dai pavimenti e dalle pareti per appropriarsi dello spazio. La mostra si compendia intorno all’opera Apollo e Dafne Reloaded.
Ad un tratto, nel mentre mi accingo a visionare la collezione della Fondazione, sono catturata da alcune piccole sculture coloratissime e dalle forme accattivanti: sono i gioielli in PET riciclato di WANDA ROMANO.
Li riconosco nell’immediato, e questo mi porta indietro di almeno 9 anni. Era il 2009 ed ero in fase di ricerca per la mia Tesi di laurea triennale nel Fashion quando per la prima volta mi sono imbattuta in questi meravigliosi gioielli.
Già allora era noto il mio amore per i Gioielli ed era già in atto una vera rivoluzione in quell’ambito, per quanto concerne le plastiche.
Attualmente il PLA, il PLEXIGLASS, il PET, e tanti altri polimeri rappresentano il futuro. Un futuro dove l’equilibrio ed il mantenimento ambientale sono al primo posto: accessori, abbigliamento, gioielli.
Per una vita Migliore.
Carmela Barbato